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Paolo Bertolucci, detto "Braccio d'oro", per il suo straordinario tennis fatto di gesti rotondi, spettacolari ed efficaci al tempo stesso è stato numero 22 della classifica mondiale nei primi anni Settanta, ha vinto cinque tornei di singolare e una dozzina in doppio, tutti assieme al suo amico e fedele compagno Adriano Panatta. Con lui ha condiviso (dentro e fuori dal campo) gran parte dei successi di quegli anni memorabili, dando vita ad una delle più solide formazioni di doppio nella storia della Coppa Davis, ma anche ad una delle più formidabili coppie di "ragazzacci" nella storia dello sport italiano, sempre pronti ad affiancare all'attività tennistica quella mondana, fatta di bella vita, vacanze da super vip e relative assidue frequentazioni del gentil sesso. In questo libro c'è tutto questo, ma ci sono anche gli inizi di Paolo, sul campo del Circolo Tennis Roma di Forte dei Marmi, assieme al papà Gino, maestro di tennis; l'incontro a 12 anni, col suo "gemello diverso" Adriano; gli anni trascorsi al Centro Tecnico di Formia; il rapporto con Mario Belardinelli, padre putativo e artefice dietro le quinte dei loro trionfi più belli. E poi tanti episodi extratennistici di un'epoca in cui i giocatori non erano ancora diventati delle macchine e si divertivano anche.